LA SICILIA TERRA DEI CICLOPI
La civiltà greca all’apice della sua espansione aveva colonie in buona parte delle zone costiere affacciate sul Mediterraneo e un posto di assoluto riguardo in questo contesto aveva la Sicilia. Posta al centro del Mediterraneo e quindi delle più importanti rotte commerciali del tempo, la Sicilia è stata da sempre un crogiuolo di civiltà e culture diverse e ciò ha certamente contribuito alla nascita sul suo suolo e alla propagazione di miti e leggende.
La mitologia greca ha generato e ci ha tramandato tutta una serie di figure fantastiche, in molti casi esse sono il frutto di una fervida immaginazione, di cui fu certamente ricco il mondo ellenistico, in altri l’immaginazione trae spunto da elementi giunti a quegli antichi narratori da un passato lontano, un passato in cui la terra era popolata da animali oggi scomparsi.
LA COLONIZZAZIONE MITOLOGICA
La colonizzazione mitologica della Sicilia, non può prescindere né dalle fonti storiche, né da quelle letterarie o archeologiche. Infatti, i racconti mitici, riscontrati presso scrittori e poeti greci o latini, spesso, non solo trovano riscontro in sede archeologica, ma per tanti versi, costituiscono, essi stessi, una fonte storica in quanto rappresentano il patrimonio culturale che gli antichi, quando non esisteva ancora la scrittura, ebbero del loro passato; insomma, la mitologia è un pezzo della memoria collettiva, che gli uomini conservarono nel corso di vari millenni, tramandata oralmente di generazione in generazione, e sublimatasi, poi, nelle leggende rappresentate mirabilmente nell’Iliade, nell’Odissea, nell’Eneide e in altre fonti letterarie. Per gli antichi la narrazione di quei fatti era la loro storia.
LA SICILIA TERRA DEI CICLOPI
La leggenda vuole che i ciclopi siano stati i primi abitanti della Sicilia. Questo perché, storicamente crudeli e inospitali, potevano essere gli unici esseri viventi a scegliere la Terra del Fuoco come patria prediletta. La leggendaria presenza dei ciclopi in Sicilia, poi, fu in passato avvalorata dal ritrovamento di un teschio molto particolare, che poi si scoprì essere dell’Elephas Meridionalis, ovvero un elefante nano vissuto proprio in Sicilia.
Tale teschio infatti, presentava una cavità in prossimità della proboscide che, ad un primo sguardo, poteva ricordare una cavità orbitale, scambiata quindi per quella dell’unico occhio posseduto dai Ciclopi. Secondo il mito raccontato nell’Odissea, con il supporto interpretativo della presenza di particolari conformazioni rocciose presso determinate località e il ritrovamento di reperti fossili, la Sicilia fu considerata come la patria dei Ciclopi, dove vivevano di pastorizia adottando delle grotte come ricovero.
Proprio queste sono l’anello di congiunzione tra la mitologia e le evidenze degli studi scientifici.
La nostra bellissima e amata isola è la terra dove nascono le leggende dei Ciclopi, degli esseri giganti dal singolo occhio che vivevano alle pendici dell’Etna e anche sull’isola di Lemno. Nell’antichità i greci pensavano che il paese dei Ciclopi fosse in Sicilia, esattamente ai piedi dell’Etna. Di fronte ad Aci Trezza vi è il piccolo arcipelago detto Isole dei Ciclopi, oggi area marina protetta.
Circa 30 mila anni fa, dei marinari sbarcarono lungo le coste siciliane e si imbatterono in dei teschi strani. Erano molto grandi, simili a quelli umani secondo le loro testimonianze, ma con una singola orbita oculare posta al centro della fronte.Per quanto possa sembrare affascinante (e alcuni di noi vorremmo che fossero davvero esistiti), i Ciclopi sono e rimangono delle leggende della mitologia greca e fantasie di Omero che ritroviamo nella sua epica.
I CICLOPI
I racconti mitici non sono racconti storici, però quando essi narrano leggende che hanno per protagonisti eroi umani o a volte divinizzati, che compiono le loro imprese in luoghi ben precisi, sono pur sempre racconti di fatti umani, sia pure fantastici, collocati in contesti precisi. Figure favolose della mitologia greca, i Ciclopi vengono rappresentati di statura gigantesca e forniti di un solo occhio, situato in mezzo alla fronte.
Nell’Odissea sono una collettività di giganti spregiatori degli dei, che vivono nelle caverne allo stato pressoché di natura e antropofagi; sono pastori, il loro capo è Polifemo, figlio di Posidone. Esiodo nella Teogonia, nomina tre ciclopi come figli di Urano e Gaia: Caronte, Sterope e Arge, i cui nomi richiamano i più violenti fenomeni meteorici, e che la tradizione presenta come fabbri costruttori dei fulmini di Zeus.
Tucidide scrive: “Si dice che i più antichi popoli della Sicilia fossero i Ciclopi e i Lestrigoni che abitarono una parte dell’isola, io non potrei dire di che razza fossero, ci si deve accontentare di quello che scrivono i poeti e di quello che si sa di quei popoli”.
Nella tradizione greca classica e post-classica si riscontrano versioni discordanti in merito alla identificazione dei luoghi sede dei Ciclopi.
Secondo uno di questi filoni, i Greci avevano capito che il Ciclope fosse soltanto la trasfigurazione poetica di un vulcano che essi collocavano in Sicilia ed identificavano con l’Etna. Oltre a Tucidide anche Virgilio continua a localizzare in Sicilia l’avventura di Ulisse e Polifemo; non a caso a tre isolotti nei dintorni di Catania fu dato, nell’antichità, il nome di Scogli dei Ciclopi rimasto ancora oggi.
Polifemo Ciclope, figlio di Posidone e della ninfa Toosa, nel IX libro dell’Odissea è un rozzo e bestiale pastore monocolo, che, dopo aver divorato alcuni compagni di Ulisse, è da questo ubriacato ed accecato con un palo aguzzo; non riesce perciò a prendere Ulisse e i compagni, che fuggono dalla sua grotta aggrappati al ventre di alcuni montoni, né a far capire ai Ciclopi, chiamati in aiuto, il nome di chi lo aveva accecato, perché Ulisse, nel precedente colloquio, si era nominato ùtis (nessuno).
IN SICILIA ALLA RICERCA DEL PAESE DEI CICLOPI
Polifemo, racconta Omero, viveva in un antro roccioso nel ‘Paese dei Ciclopi’, giganti con un solo occhio dediti alla pastorizia e alla lavorazione del ferro (in verità non tutti i miti greci li dipingono come esseri mostruosi). Ma dov’è questa grotta? Dove immaginava di collocarla il poeta greco, e dove ritengono gli storici si trovi oggi? La risposta è incerta, ed è un segreto che Omero si è portato nella tomba. Nonostante questo, con l’aiuto della storiografia, condita con un po’ di narrazione mitica, si può provare a individuarla. Importante è tenere conto del fatto che la figura mitologica di Polifemo non viene citata solo nell’Odissea, ma anche in altri scritti (di Teocrito, Euripide, Virgilio, Ovidio), i quali dipingono una figura dai tratti a volte differenti da quelli omerici.
Basandosi sul mito, sugli scritti degli storici dell’epoca, sugli eventi realmente accaduti, ecco quali sono le ipotesi più accreditate. In molti concordano sulla collocazione in Sicilia, e l’area alle pendici dell’Etna sembra corrispondere alle descrizioni di diversi narratori e storici. I navigatori Greci individuavano nel vulcano il Paese dei Ciclopi, o il ciclope stesso – il cratere è l’unico occhio – capace di ‘sputare’ a molti chilometri di distanza massi infuocati (nell’Odissea Polifemo accecato lancia massi enormi nella direzione dei naviganti). Allo stesso tempo si tratta di una terra fertile, di facile approdo, idilliaca.
- In particolare, sarebbe Aci Trezza con i suoi faraglioni l’area individuata come location del mito, tanto che gli isolotti rocciosi che le stanno di fronte vengono chiamati proprio ‘Isole dei Ciclopi’. Polifemo sarebbe dunque l’incarnazione mitica dell’Etna, e il suo paese l’area del catanese ai suoi piedi.
- Ma anche i messinesi, precisamente gli abitanti di Milazzo, invocano la ‘paternità’ sul Paese dei Ciclopi. Meno avvalorata dal punto di vista storico ma caldeggiata dalla narrazione popolare è la presenza della Grotta di Polifemo (si chiama proprio così) nella cittadina, una grotta che nel Seicento era impiegata come magazzino e laboratorio di polvere da sparo. Essendo la figura di Polifemo anche associata alla custodia degli armamenti del dio del Sole, nella fantasia popolare questa grotta è diventata il suo antro. Si trova – ma non è visitabile in quanto proprietà privata – sul costone roccioso su cui si erge il Castello di Milazzo, cittadella fortificata che vanta un curioso primato: quello di luogo di avvistamento degli UFO.
- Alcuni storici individuano il paese dei ciclopi su altro versante siculo, ovvero quello di Trapani, e per la precisione collocano le grotte abitate da queste figure mitologiche sui costoni rocciosi delle isole Egadi. In particolare Levanzo e Marettimo presentano numerosi antri utilizzati sin dalla preistoria, mentre sulla terraferma in corrispondenza dell’arcipelago si trovava Erice, un tempo poleis greca, il che renderebbe possibile il collegamento tra mito e realtà. Le isole Egadi sono un arcipelago di una bellezza rara. A Favignana, quella con la maggiore vocazione turistica, si possono ammirare scenari mozzafiato.
- C’è un’altra teoria sulla localizzazione della leggendaria grotta, ed è quella secondo cui si trovasse in Campania, per la precisione tra le scogliere di Posillipo e Nisida, poco più a nord di Napoli. Anche qui si trovano varie caverne, tra cui quella di Seiano, che potrebbe essere la mitica Grotta di Polifemo. Inoltre, anche in questa terra le eruzioni vulcaniche hanno plasmato il territorio (ci troviamo tra le isole flegree, che con il mito greco hanno molto a che vedere), rendendolo fertile e aspro, come nella terra dei Ciclopi.
Vi consiglio l’acquisto di queste riviste: CLICCA QUI – CLICCA QUA – CLICCA QUI – CLICCA QUA – CLICCA QUI – CLICCA QUA – CLICCA QUI – CLICCA QUA – CLICCA QUI – CLICCA QUA – CLICCA QUI – CLICCA QUA – CLICCA QUI – CLICCA QUA
Vi consiglio l’acquisto di questi accessori: CLICCA QUI – CLICCA QUA – CLICCA QUI – CLICCA QUA – CLICCA QUI – CLICCA QUA – CLICCA QUI – CLICCA QUA – CLICCA QUI – CLICCA QUA – CLICCA QUA -
Vi consiglio l’acquisto di questi Viaggi: CLICCA QUI – CLICCA QUA – CLICCA QUI – CLICCA QUA – CLICCA QUI – CLICCA QUA – CLICCA QUI – CLICCA QUA – CLICCA QUI – CLICCA QUA – CLICCA QUI – CLICCA QUA – CLICCA QUI – CLICCA QUA
Questo articolo contiene link di affiliazione icona Amazon (Grazie di sostenerci)
Utilizza un link, cerca quello che vuoi comprare, compra ^_^