LA PIAZZA UNIVERSITA’ A CATANIA
La Piazza Università è una delle più prestigiose e visitate piazze di Catania. Per la sua eleganza e sobrietà può essere considerata un vero salotto signorile, dando vita ad una delle più scenografiche e decorose piazze del centro storico. E’ testimone e protagonista di gran parte della vita e della storia di Catania.
Venendo da Piazza Duomo percorrendo la via Etnea verso Piazza Stesicoro la prima piazza che incontriamo è la Piazza Università, chiamata così perchè ospita l’università di Catania. Sulla nostra destra troviamo il Palazzo dell’Università che ospita al suo interno il cortile e il loggiato opera del Vaccarini, sulla sinistra ovvero di fronte al Palazzo dell’Università vi è il Palazzo San Giuliano risalente al 1745 ripreso dal Vaccarini.
LA PIAZZA UNIVERSITA’
Situata poco distante da Piazza Duomo, lungo la via Etnea,la piazza Università prende il nome dal palazzo del Siculorum Gymnasium meglio conosciuto come Palazzo Universià. La caratteristica di questa piazza sono i quattro lampioni in bronzo ai suoi angoli che raffigurano quattro personaggi delle storie popolari catanesi, in ordine: la giovane Gammazita, il marinaio Cola Pesce dalle doti subacquee, i fratelli Anfinomo e Anapia e il leggendario paladino catanese Uzeta.
La Piazza Università è teatro della movida catanese, soprattutto nella stagione estiva quando vengono organizzati spettacoli e la piazza si riempie dei tavoli all’aperto dei locali vicini. Il pavimento è interamente lastricato in pietra lavica e al centro è posto in rilievo lo stemma della città.
La Piazza dell’Università si trova lungo la via Etnea, a meno di cento metri da Piazza Duomo, ed è una delle piazze più scenografiche del centro storico catanese. Risale al 1696 quando, sul lato ovest, venne edificato il Palazzo dell’Università dopo le distruzioni causate dall’evento sismico del 1693.
Il palazzo venne edificato su progetto di diversi architetti fra i quali Francesco e Antonino Battaglia e Giovan Battista Vaccarini. Di fronte al palazzo dell’Università, si trova il Palazzo San Giuliano costruito nel 1738, su progetto dell’architetto Giovan Battista Vaccarini. A sud troviamo il lato posteriore di Palazzo degli Elefanti, a nord, il Palazzo Gioieni d’Angiò e il Palazzo La Piana. Nella piazza sono inseriti quattro candelabri artistici in bronzo realizzati nel 1957 dallo scultore catanese Mimò Maria Lazzaro e rappresentanti quattro antiche leggende catanesi, fra le quali quella di Colapesce.
LA STORIA DI PIAZZA UNIVERSITA’
La sua esistenza risale almeno al 1696 quando, sul lato ovest, venne edificato il palazzo dell’università dopo le distruzioni causate dall’evento sismico del 1693. Il palazzo venne edificato su progetto di diversi architetti fra i quali Francesco e Antonino Battaglia e Giovanni Battista Vaccarini. Sul lato est, di fronte al palazzo dell’Università, si trova il palazzo San Giuliano costruito nel 1738, per i Paternò Castello marchesi di San Giuliano, su progetto dell’architetto Giovan Battista Vaccarini.
A sud della piazza sono situati il lato posteriore di palazzo degli Elefanti, sede del municipio, e palazzo Cilestri risalente alla seconda metà del settecento. Il lato nord, che conclude la piazza, ospita il palazzo Gioeni d’Angiò, coevo dei precedenti a nord-est e il palazzo La Piana a nord-ovest[1].
Nella piazza sono presenti quattro candelabri artistici in bronzo, realizzati nel 1957 dagli scultori catanesi Mimì Maria Lazzaro e Domenico Tudisco, su progetto dell’architetto Vincenzo Corsaro, rappresentanti quattro antiche leggende catanesi: Gammazita, il Paladino Uzeda, i fratelli Pii e Colapesce.
LA PIAZZA UNIVERSITA’ E’ AL CENTRO STORICO DI CATANIA
La Piazza dell’Università è una delle principali piazze della città di Catania. Realizzata all’inizio della centralissima via Etnea, dista soltanto poche decine di metri da Piazza Duomo, altro luogo nevralgico del capoluogo etneo.
La storia di piazza dell’Università si lega indissolubilmente all’edificazione dell’omonimo palazzo realizzato sul finire del ‘600, dove ci trova la sede dell’Università degli Studi di Catania. Dalla parte opposta della piazza si erge Palazzo San Giuliano, edificato nell’anno 1738 su progetto dell’architetto Giovan Battista Vaccarini su indicazione della famiglia Paternò Castello, marchesi di San Giuliano. Sul versante meridionale della piazza si trovano Palazzo degli Elefanti, sede dell’amministrazione di Catania, e Palazzo Cilestri. A nord, invece, la piazza è completata da Palazzo Gioeni D’Angiò e Palazzo La Piana. La Piazza dell’Università, completamente pedonale, è adornata dalla presenza di panchine e aiuole. Tra queste, trovano collocazione quattro candelabri realizzati in bronzo nel 1957 dagli scultori Mimì Maria Lazzaro e Domenico Tudisco. Ai piedi di questi candelabri sono rappresentate quattro più famose leggende catanesi. Si tratta, nello specifico, delle leggende di Gammazita, dei fratelli pii Anfinomo e Anapia, di Colapesce e del Paladino Uzeda.
I MERAVIGLIOSI PALAZZI DI PIAZZA UNIVERSITA’
Percorrendo la via Etnea, la piazza Università è situata a pochi metri da piazza del Duomo. L’elegante piazza, aperta su via Etnea nel XVIII sec., è dominata dai due edifici principali: il Palazzo dell’Università e il Palazzo Sangiuliano, l’uno di fronte all’altro. Completano l’armonico quadrilatero le facciate del Palazzo Comunale ed altri solenni palazzi nobiliari.
Sulla piazza Università si affacciano dei meravigliosi palazzi, costruiti prima del XVIII secolo, ma ristrutturati in seguito al terremoto del 1693 ad opera di architetti del calibro di Giovanni Battista Vaccarini e Francesco e Antonino Battaglia, conferendo alla città una chiara impronta barocca: a nord ovest si trova il palazzo del Siculorum Gymnasium, meglio conosciuto come Palazzo Università, poiché fu sede della prima università siciliana, fondata nel 1434 dal re Alfonso d’Aragona, detto “il Magnanimo”, il quale diede inizio alla storia dell’Ateneo più antico di Sicilia, oggi sede del Rettorato dell’Università degli Studi di Catania, nella quale vengono ospitate numerose aule in cui si svolgono lezioni universitarie; inoltre è sede della preziosa Biblioteca regionale, una delle più ricche della Sicilia.
A nord-est si trova il Palazzo nobiliare Gioeni d’Angiò e ad est il Palazzo di San Giuliano, oggi anch’esso di proprietà dell’università, definito la “piccola reggia” di Catania per aver dato ospitalità, nelle sue sfarzose sale, a molti personaggi illustri come imperatori, sovrani, principi e anche una zarina di Russia; a sud-ovest, invece, si affaccia il retro del Municipio e a sud-est un palazzo il cui nome ad oggi è ignoto.
GLI ARTISTICI CANDELABRI DI BRONZO IN PIAZZA UNIVERSITA’
La pavimentazione della piazza è tipicamente rivestita in pietra lavica e al centro è posto in rilievo lo stemma della città. Ad arricchire e ad illuminare il prestigioso complesso di piazza Università sono gli artistici candelabri di bronzo ai quattro angoli della piazza realizzati, agli inizi del Novecento, dal maestro Mimì Maria Lazzaro e dallo scultore Domenico Tudisco, che raffigurano quattro leggende catanesi: sul basamento del candelabro posto a nord-est è ricordato l’eroismo dei fratelli pii, Anfinomo e Anapia; nel candelabro di sud-ovest è messa in risalto il sacrificio della bella e virtuosa Gammazita; l’eroe del candelabro posto a sud-est è il leggendario Colapesce, ed infine il quarto mito, il Paladino Uzeta, inventato nel Novecento, posto nel candelabro di nord-ovest, fu aggiunto per necessità geometriche della piazza.
Le sculture in bronzo che adornano gli eleganti lampioni si ispirano a fatti leggendari: la storia di Gammazita, i fratelli Pii, il paladino Uzeda e la leggenda di Colapesce.
LE LEGGENDE DEI QUATTRO CANDELABRI
La Piazza Università rappresenta il salotto barocco del centro storico di Catania. Mettendovi piede si noteranno quattro candelabri in bronzo, che raccontano le leggende della giovane Gammazita, del sub Cola Pesce, dei fratelli Anapia e Anfinomo e del paladino Uzeta. Nel primo caso si fa riferimento a una giovane promessa sposa, perseguitata da un soldato francese, che decise di lanciarsi in un pozzo piuttosto che il disonore. La più famosa è però quella di Cola Pesce, le cui doti da sub vennero messere alla prova ripetutamente da Federico II di Svevia. Recuperò i tesori del re spediti in mare, dove scoprì che la Sicilia si poggia su tre colonne. La leggenda vuole che, notata l’incrinatura di una di queste, Cola ne abbia preso il posto e ancora oggi sorregga la regione.
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