BOLOGNA: Percorso dei Motori
In tema di motori, la provincia di Bologna vanta un record da pochi conosciuto: 84 marchi motociclistici sono nati nel territorio.
Degli 84 marchi motociclistici che si sono succeduti nel corso dei decenni e hanno rappresentato il territorio bolognese, molti si sono contraddistinti nei campionati nazionali ed internazionali.
Già agli inizi del secolo fino agli anni ’40, marchi come la G.D. dell’ingegnere Luigi Dall’Oglio e M.M. di Mario Mazzetti dominavano le gare nazionali. Nel dopo guerra, oltre alla famosissima Ducati, che continua a cumulare successi nel Motomondiale e nel campionato Superbike, altri marchi ora meno conosciuti hanno alzato all’onore delle cronache il motociclismo bolognese: la Villa dei fratelli Walter e Francesco Villa che vinse molti campionati nazionali ed esteri; la Mondial Moto, che oltre ad imporsi in Italia, fu protagonista del campionato 125 e 250 dal dopoguerra fino alla fine degli anni ’50.
Altri marchi celeberrimi, anch’essi bolognesi, che si sono contraddistinti nelle kermesse mondiali sono la Minarelli e la Moto Morini su cui debuttò addirittura Giacomo Agostini.
Sono numerosissimi i legami fra gli amanti dei motori e la provincia bolognese e, se si include la parte limitrofa della provincia di Modena, si trova un concentrato di offerta unico al mondo. Il valore aggiunto di questa varietà è rappresentato dalla passione di alcuni collezionisti che tengono viva la tradizione e contribuiscono ad esaltarne le eccellenze.
Non si può ovviamente trascurare il valore rappresentato dall’autodromo di Imola, dove fino a pochi anni fa, si sono svolti eventi motoristici mondiali.
Tra le manifestazioni ricorrenti a Bologna in tema di motori si segnalano: le gare riservate alle auto d’epoca, come la Mille Miglia, la classica Bologna-Raticosa e la crono-scalata di velocità Bologna-San Luca prevista ad ottobre. E non si può tacere del Motor Show, che vede convenire a Bologna oltre un milione di appassionati del mondo dei motori. Nei dintorni della città di Bologna hanno, poi, sede aziende prestigiose che hanno segnato la storia dei motori in Italia e nel mondo. Molti chiamano quest’area “MotorValley” perché qui vi è un’altissima concentrazione di luoghi dedicati alla produzione e attività motoristica.
MUSEO DUCATI
Per fan e appassionati di moto si suggerisce la visita al Museo Ducati, allestito all’interno dell’omonima azienda, a Borgo Panigale, nella prima periferia di Bologna. Se rimane del tempo a disposizione vale, poi, la pena di visitare il Museo del Patrimonio Industriale di Bologna dove vengono proposti prototipi di modelli storici delle aziende più importanti.
Per quanto riguarda la parte automobilistica, è opportuno allungare un po’ il passo verso la provincia di Bologna e recarsi a Sant’Agata Bolognese, dove ha sede il Museo Lamborghini. Un luogo deputato ad eventi internazionali motoristici è l’autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, circuito che ha fatto vivere nel passato forti emozioni e che ancora
rappresenta un luogo di pellegrinaggio di appassionati.
Museo Ducati Il museo è nato nel 1998 come documentazione dell’identità Ducati: il suggestivo allestimento, ospitato all’interno di una grande struttura a forma di casco, ricrea una pista illuminata all’interno della quale sfila una storia lunga oltre mezzo secolo, attraverso numerosi modelli tuttora molto ricercati. Disposte lungo la pista si trovano in particolare le motociclette originali che hanno portato l’azienda ai successi sportivi sia su strada che su pista.
Altri spazi di approfondimento sono invece dedicati ad alcuni esemplari particolarmente significativi della produzione: il debutto nella produzione di moto con il Cucciolo, la Marianna degli anni Cinquanta, i motori bicilindrici paralleli trialbero, le moto da competizione degli anni Settanta e Ottanta, la creazione a metà degli anni Ottanta del motore “quattro valvole” che diede l’avvio alle vittorie nel campionato Superbike e infine i più recenti modelli Racing. In esposizione, a fianco delle moto, sono collocate anche le radio e le altre apparecchiature elettriche e cinematografiche prodotte nella prima fase di vita dell’azienda.
Museo del Patrimonio Industriale Un’antica fornace sul canale Navile ospita macchine, modelli, strumenti scientifici che documentano, attraverso un suggestivo percorso espositivo, la storia produttiva di Bologna tra il XV e il XX secolo: dall’antica città dell’acqua e della seta fino alla crescita del dopoguerra legata alla meccanica per il confezionamento, la dosatura e l’imballaggio, la motoristica ed altre produzioni industriali, in origine artigianali, come la mortadella o il cioccolato.
STORIA DEL MUSEO
Il museo è nato nel 1982 e documenta la storia della produzione industriale di Bologna dal Medioevo sino ai giorni nostri, evidenziando le tappe e i modelli di sviluppo che hanno connotato l’eccellenza economica della città. Filo conduttore del percorso sono i prodotti grazie ai quali Bologna ha imposto la sua immagine sui mercati internazionali: il velo di seta, la mortadella e il cioccolato, le macchine, le motociclette e le automobili. Tra questi esempi di produzione del settore motoristico bolognese del secolo XX spiccano auto da corsa Maserati, prodotti Minarelli, Moto Ducati, Moto Morini e altri.
Collezione Parmeggiani
La collezione è ricca soprattutto di Moto Guzzi, con alcuni pezzi notevoli come la 500 cc bialbero di Mandolini e la 350 Monoalbero da record di Lorenzetti. Molto ben rappresentato è anche il marchio Moto Morini, con una raccolta che va dalla 125 monoalbero degli anni Cinquanta alle 250 bialbero degli anni Sessanta. Infine, due pezzi importantissimi:
la Ducati 888 con cui Doug Polen vinse il campionato mondiale Superbike nel 1991 e una MV 4 cilindri (con carter stretti), unico esemplare completamente originale esistente inEuropa.
Collezione storica del trasporto pubblico
La Collezione storica del trasporto pubblico ATC è una delle rare collezioni di archeologia industriale legate ai trasporti pubblici esistenti in Italia. Le ricerche per raccogliere il materiale oggi esposto sono cominciate nel 1977 in occasione del centenario del trasporto pubblico a Bologna e sono state condotte grazie all’impegno dell’azienda di trasporti ATC e di altri enti pubblici e privati. La collezione comprende: 31 rotabili storici (treni, tram, autobus e filobus), fondi archivistici fra cui l’Archivio Storico ATC, circa 250 oggetti rappresentanti lavorazioni aziendali, una biblioteca con seicento titoli, un archivio fotografico con oltre settemila immagini. La sede che ospita la raccolta è essa stessa una testimonianza di un tratto della tramvia provinciale per Pieve di Cento e Malalbergo.
Museo Lamborghini Affacciato sulla via Modena come un vero e proprio biglietto da visita del nuovo stabilimento automobilistico della Casa del Toro, il museo è la concreta testimonianza della grande tradizione dell’azienda fondata nel 1963 da Ferruccio Lamborghini a Sant’Agata Bolognese. Allestito su due piani “a vista”, grazie al grande involucro vetrato che lascia intravvedere l’esposizione sin dalla strada, il museo accoglie decine di automobili di serie realizzate a partire dagli anni Sessanta, accanto ad alcune vetture di Formula Uno, motori d’auto e marini, vecchi strumenti da lavoro della fabbrica.
Al pian terreno, il profilo del fondatore apre una lunga sfilata di fotografie – accompagnate da un video in italiano o in inglese – che consentono al visitatore di ripercorrere i momenti più significativi della storia della Lamborghini.
Fanno qui mostra di sé i modelli più significativi della Casa di Sant’Agata: dalla prima all’ultima Countach con telaio tubolare, alla Miura, dalla 350GT alla Espada, fino al gigantesco LM, del quale viene presentato anche un caratteristico spaccato. Non mancano, naturalmente, centinaia di modellini in varie scale – di tutte le epoche e paesi – delle auto e dei prototipi prodotti dalla Casa. Ai tempi più recenti è dedicato il piano superiore, che potrebbe essere definito il “piano Diablo”, essendo riservato all’esposizione di tutta una serie di varianti di questo modello: da un prototipo di legno di una Diablo Roadster alla potente GTR, sino ad uno degli ultimi esemplari prodotti, una Special Edition di colore oro. Accanto sono esposte anche le bellissime vetture di Formula Uno equipaggiate a suo tempo da propulsori “Lambo”: dalla Minardi del 1993 alla Larousse del 1998, che fanno corona ai potenti motori marini Offshore Classe 1, campioni del mondo dal 2001 al 2003.
Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola
La velocità fa parte del patrimonio genetico degli imolesi di tutte le età. La pista attuale fu inaugurata nel 1950 e nel 1970 le sorti dell’autodromo furono affidate all’immagine e al carisma di Enzo Ferrari. Nel 1980 approdò la Formula 1 e dall’anno successivo il circuito ha ospitato per svariati anni il prestigioso Gran Premio di San Marino. L’autodromo di Imola, da sempre considerato in tutto il mondo la casa delle “Rosse”, ancora oggi è protagonista di emozionanti e spettacolari competizioni su due e quattro ruote. Riprogettato da Hermann Tilke, oggi l’autodromo presenta un aspetto più moderno e funzionale grazie alle nuove soluzioni adottate dall’architetto tedesco che hanno coinvolto il corpo box, la sala stampa e il lungo curvone del Tamburello. All’ingresso principale dell’Autodromo si segnala la scultura del francese Arman, una struttura in bronzo alta 5 metri composta da un insieme di modelli della famosa Ferrari F40.
Collezione Battilani
A Imola si trova anche una raccolta di moto particolarmente interessante, la Collezione Benito e Renzo Battilani. La collezione riunisce numerose moto d’epoca prodotte da case italiane e straniere tra gli inizi del Novecento e il 1945. Tra le marche in mostra, l’italiana Frera e un pezzo “recente” come la prima moto di Loris Capirossi, una Mancini.
Collezione Nigelli A San Martino in Casola (frazione di Monte San Pietro), si trova un’altra straordinaria collezione, nata dalla passione per la meccanicdell’imprenditore Bruno Nigelli.
La Collezione Bruno Nigelli ha raccolto nel tempo oltre 300 moto d’epoca. La collezione comprende modelli rarissimi e pezzi unici attraverso i quali è possibile ricostruire l’articolata storia delle due ruote nell’area bolognese.
La collezione è ospitata presso l’azienda NIFO ed è visitabile previo appuntamento.
Museo Demm Motociclistico
Situato a Porretta Terme, il museo comprende circa cinquanta modelli di moto da competizione, da turismo e motorini prodotti dalla storica ditta Demm fra il 1952 ed il 1982. Di particolare interesse sono senza dubbio le moto da gara ed il “Siluro” che stabilì 24 record mondiali nel 1956.
Fuori dai confini della provincia di Bologna, ma ben dentro l’immaginario collettivo, si trova la storica casa automobilistica Ferrari.
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