BOLOGNA: Percorso Contemporaneo
Bologna è una città ricca di storia, arte e scienza: sempre in evoluzione e attenta al futuro. Negli ultimi cento anni architetti, artisti, pensatori, scienziati si sono legati alla città e hanno contribuito a modellarne l’aspetto e la vivacissima vita culturale.
Già in uno dei palazzi che si affacciano su Piazza Maggiore, si può trovare un segno tangibile di quanto la vita artistica bolognese sia conosciuta e apprezzata a livello mondiale: Il Museo Morandi, custodito nel Palazzo Comunale.
Da Piazza Maggiore, lasciando San Petronio sulla sinistra, si cammina per Via IV Novembre. Qui al numero 7, il 25 aprile 1874 è nato Guglielmo Marconi, che sempre sarà ricordato per aver inventato un sistema di telegrafia senza fili su cui si basarono poi nel corso del XX Secolo la radio e la televisione, sino a giungere ai nostri tempi con i telefoni cellulari e sistemi di telecomunicazioni altamente sofisticati.
Nella stessa via, qualche secolo prima, aveva abitato anche Nicolò Copernico.
Proseguendo fino a Piazza Malpighi e da lì scendendo in Via Guglielmo Marconi, si gira in una traversa sulla sinistra, Via Azzo Gardino. Qui si trova un altro gioiello della Bologna Contemporanea: la Cineteca di Bologna.
La biblioteca Renzo Renzi della Cineteca è una biblioteca specializzata che conserva e raccoglie documenti (circa 20.000 libri e 1.000 testate di periodici) e fondi archivistici attinenti al cinema, con lo scopo di documentare la storia, l’evoluzione teorica e tecnica del cinema italiano e internazionale e di favorire lo studio e la conoscenza del cinema come enomeno culturale ed espressione artistica.
La Sezione Audiovisivi raccoglie circa 8000 film su supporto VHS e DVD e comprende una selezione rappresentativa della storia del cinema dalle origini ad oggi, film d’epoca, copie di film restaurati dalla Cineteca e classici del cinema.
La sezione raccoglie anche colonne sonore di film, interviste radiofoniche, registrazioni in vinile di letture di attori. Tutti i documenti si possono consultare solo in sede. Sono disponibili 19 postazioni per la consultazione dei film e 4 postazioni per l’ascolto dei documenti sonori.
L’Archivio Fotografico raccoglie e conserva oltre un milione di immagini. È costituito dalla Sezione Cinema e dalla Sezione Bologna e ha il compito di documentare la storia del cinema e di curare e rendere accessibile il patrimonio delle immagini storiche della città. È un archivio che raccoglie e conserva materiale pubblicitario cinematografico (documenti tra manifesti, locandine, guide per gli esercenti, brossure, bozzetti, caricature, francobolli, cartoline).
Il patrimonio è costituito da vari fondi pervenuti in Cineteca per acquisto, scambio o donazione.
L’Associazione Fondo Pier Paolo Pasolini di Roma, fondata e presieduta da Laura Betti, recentemente scomparsa e sepolta in Certosa, ha donato al Comune di Bologna tutto il materiale documentale del proprio archivio, inerente la figura intellettuale e l’attività artistica di Pasolini. A seguito di questa donazione, è stato costituito, presso la Biblioteca della Cineteca di Bologna, il Centro Studi – Archivio Pier Paolo Pasolini, che conserva più di 1000 volumi sull’opera di Pasolini, un’articolata raccolta di riviste, ritagli stampa, tesi di laurea, audiovisivi, una ricca fototeca, una raccolta di audiocassette con programmi radiofonici, registrazioni di convegni, dibattiti e interventi. Per volontà di Sergio Trombetti, fratello di Laura Betti, ora l’archivio accoglie anche la Donazione Betti con oggetti personali e documenti appartenuti all’attrice. Compito del Centro Studi – Archivio Pier Paolo Pasolini è quello di conservare il patrimonio, renderlo accessibile agli studiosi, e farlo conoscere attraverso iniziative e manifestazioni pubbliche.
Sempre presso le postazioni della biblioteca della Cineteca del Comune di Bologna, dove è attivo il Centro Ricerca Charlie Chaplin, può essere consultata nella sua interezza il Charlie Chaplin Archive.
È incredibile la qualità e la quantità di registi nati e cresciuti professionalmente a Bologna.
Nella provincia di Bologna si contano più di cento film ambientati dal 1916 ad oggi.
I Taviani, Montaldo, Pasolini, Antonioni, Bellocchio, Bolognini, Fellini, Salvatores, Luchetti sono solo alcuni dei grandi registi che qui hanno girato i loro capolavori e che si sono legati indissolubilmente alla città e alla sua provincia. Menzione speciale va, ovviamente, data a Pupi Avati, bolognese doc, che ha ambientato moltissimi suoi film a Bologna, mostrandone meraviglie e, talvolta, difetti.
Dei moltissimi film ambientati a Bologna, alcuni sono tratti da libri di Lucarelli, il più famoso scrittore italiano di gialli e noir.
ZONA UNIVERSITARIA
Tornati su Via Guglielmo Marconi, si prosegue fino a Via dei Mille e da lì a Via Irnerio.
Questa via, con tutta l’area limitrofa di Via Zamboni, è la zona Universitaria con le sue tradizioni, la sua goliardia, con la tipica vita scanzonata degli studenti fuori sede, ma anche con l’intensa vita culturale e politica.
In questa zona sono ambientate le storie di un grande visionario bolognese, uno dei più importanti fumettisti italiani: Andrea Pazienza.
Autore di personaggi inconsueti e dissacranti ha ambientato le sue storie nella Bologna del 1977 e degli anni di piombo. Pazienza conosceva bene la vita giovanile bolognese fatta di politica, impegno, esuberanza e passione. Nel 1974 si iscrisse al DAMS di Bologna, vivendo direttamente gli anni della contestazione giovanile, sfondo del fumetto Le straordinarie avventure di Pentothal, primo lavoro di Pazienza pubblicato. Pentothal sembra rappresentare il vero e proprio alter ego di Pazienza: studente fuoricorso, disegnatore svogliato e perennemente in pigiama; solitario e insofferente nei confronti del movimento politico/studentesco che lo circonda, mentre altro importantissimo personaggio è Massimo Zanardi detto Zanna, crudele proprio perché assolutamente conscio del suo vuoto interiore.
Bonvi, altro importantissimo fumettista legato a Bologna, è lo pseudonimo di Franco Fortunato Gilberto Augusto Bonvicini. Bonvicini ha trascorso la giovinezza a Modena, dove nel 1956 incontrò Francesco Guccini ancora sconosciuto.
Tramite Guccini, Bonvi inizia la sua carriera, inizialmente nel mondo del cinema fino a quando nel 1968, partecipò a un concorso indetto per il quarto Salone dei Comics di Lucca, dal quotidiano Paese Sera, che vince, presentando una striscia che sarebbe diventata il suo cavallo di battaglia, negli anni a venire: le Sturmtruppen. Le Sturmtruppen, offerte ai lettori in un formato ispirato alle strip americane, rappresentavano la sua personale parodia della vita militare e del nazismo. Questa serie, per cui sempre sarà ricordato, è in seguito stata affiancata da altri personaggi: dal cattivissimo e sfortunatissimo Cattivik all’ironico Nick Carter, dalle Storie dello spazio profondo, su testi del cantautore Francesco Guccini, alle drammatiche Cronache del dopo bomba, che presentano una drammatica visione di quello che resterà del nostro mondo dopo l’olocausto atomico.
FIERA DISTRICT
Da Via Irnerio, girando su Via Mascarella e proseguendo su Via Stalingrado si arriva al Fiera District. Qui si scopre una Bologna contemporanea arricchita dal genio di artisti internazionali: Kenzo Tange, capostipite dell’architettura giapponese, noto per la ricostruzione di Hiroshima, ricevette nel 1967 dall’Amministrazione Comunale l’incarico di
progettare un piano per lo sviluppo urbano nella periferia nord di Bologna. Gli fu chiesto di concepire come la città, dall’aspetto ancora medievale, potesse svilupparsi secondo i dettami dell’architettura moderna. Nel frattempo venne commissionato a Tange, dalla Finanziaria Fiere, anche lo studio di un Centro direzionale. Gli edifici furono concepiti con
un marcato sviluppo verticale, e disposti lungo il perimetro di una piazza di oltre 7.000 metri quadrati. Le strutture, imponenti e suggestive, unirono modernità e funzionalità alla riadattamento di alcuni elementi peculiari della città emiliana, quali i portici e le torri. Il Fiera District verrà edificato a partire dal 1979.
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