LE TERME DELLA ROTONDA A CATANIA
La città romana di Catania era ricca di acque, poiché al centro della città, dove oggi c’è la Via Etnea, scorreva un fiume, ora sotterraneo, detto l’Amenano. Inoltre i Romani, che avevano conquistato la città nel 263 a. C., avevano costruito un imponente acquedotto che convogliava in città le acque provenienti da una sorgente di Santa Maria di Licodia, un paesino ad una ventina di Km da Catania.
La città ebbe almeno tre complessi termali le terme della rotonda, le terme dell’indirizzo e le terme achilliane. Le migliori terme conservate sono quelle della Rotonda, una sala circolare, sormontata da una cupola che, nel VI sec., fu trasformata in una chiesa.
I TRE COMPLESSI TERMALI
Nella zona sulla quale sorgono il teatro romano e l’odeon sono ubicate le Terme dette della Rotonda, costruite anch’esse nei primi secoli dell’Impero Romano. Delle antiche terme resta una stanza circolare con copertura a cupola. All’interno, nei muri che sostenevano la cupola, vi sono 8 nicchie, nelle quali si trovavano le vasche rivestite di marmo, dove scorreva acqua calda, fredda e tiepida. Nel VI secolo d.C, l’ambiente termale venne trasformato in chiesa cristiana. Fu innalzato il livello del pavimento e gli altari e le cappelle presero il posto delle vasche termali.
In un’altra area che, in parte, si trova sotto la cattedrale, si conservano i resti delle terme Achilliane, costituite da un’ampia sala rettangolare con ampi pilastri che sostengono le volte. Sul soffitto vi sono decori a stucco con putti e tralci di vite.
Proprio in mezzo alla pescheria, pittoresco mercato all’aperto di carni, pesci e prodotti ortofrutticoli, si possono ammirare i resti di un altro edificio termale, le Terme dell’Indirizzo, il cui nome, attribuito in epoca successiva, si riferisce all’attigua chiesa intitolata alla Madonna dell’Indirizzo. In esse risultano ancora visibili circa 10 ambienti coperti, gli impianti per il funzionamento delle terme costituiti dalle fornaci per il riscaldamento delle sale, i condotti per il passaggio dell’acqua e i canali per il deflusso della stessa.
LE TERME DELLA ROTONDA
L’edificio termale detto “la Rotonda” è situato in una delle zone più caratteristiche di Catania. È immerso in una serie di strade e vicoli nella zona più antica della città.
Come quasi tutti gli edifici di epoca romana, le terme sono sopravvissute al terribile terremoto del 1693 e per questo motivo gli studiosi, per molto tempo, le hanno considerate esempio di abilità costruttiva.
Inoltre, secondo alcuni studiosi, esse potrebbero essere state il modello costruttivo per la realizzazione del ben più celebre Pantheon a Roma.
Stabilire la data di costruzione dell’impianto originale non è semplice, poiché questo edificio è stato più volte, durante le molte dominazioni, rimaneggiato e modificato. Grazie ad una serie di scavi archeologici all’interno, è stato possibile individuare sei antiche “ristrutturazioni”, che vanno dall’epoca romana al Seicento-Settecento. Inoltre scavi recenti hanno riportato alla luce le antiche vasche termali con gli originali marmi di rivestimento e gli ipocausti (ossia gli impianti di riscaldamento).
Le Terme della Rotonda risalgono al I-II secolo d. C. e sono locate nel centro storico di Catania, dove sorse una chiesa bizantina dedicata alla Vergine Maria di cui sono appena visibili due affreschi e i resti di un pavimento in mosaico. Ciò appare anche dalla particolare struttura architettonica della chiesa, cioè una grande cupola sorretta da possenti contrafforti posta su un ambiente quadrato, un po’ come avvenne a Roma per le Terme di Diocleziano, da cui si ricavarono un paio di chiese con cupola.
Le terme vennero riutilizzate come luogo di culto cristiano per la chiesa di Santa Maria della Rotonda detta anche Pantheon, formata da una grande sala rotonda ricavata dall’edificio Termale Romano. Le terme della Rotonda, collocate a nord del teatro greco, sono infatti inglobate in una chiesa bizantina con ingresso sulla via della Rotonda che sale sulla collina, verso l’acropoli della città antica.
LA STORIA DELLE TERME DELLA ROTONDA
Secondo recenti studi archeologici la struttura risalirebbe al I-II sec. d. C. e venne monumentalizzata nel III secolo d. C., dato il periodo di forte prosperità di Catania a cui seguì un decadimento e abbandono tra la fine del VI e gli inizi del VII sec. d. C.
L’edificio termale, considerato peccaminoso per l’importanza data al corpo, come molte altre terme, fu in abbandono per quasi due secoli in stato di profondo degrado, finchè divenne una chiesa intorno al IX-X sec. d.C. che ne adoperò le fondamenta e le pareti ancora integre.
Gli scavi archeologici hanno rilevato un livello ellenistico, uno romano con le terme, del I sec, un rimaneggiamento di età imperiale che rese circolare il calidarium, e un pavimento di epoca bizantina. Altri scavi vennero compiuti tra il 2004 e il 2008, scoprendo una gran quantità di tombe, identificando nove ambienti termali e ipotizzandone altri al di sotto delle vicine Via Rotonda e Via La Mecca.
I RISULTATI DEGLI SCAVI EFFETTUATI
L’edificio termale detto la “Rotonda” è collocato a nord del teatro antico. La costruzione si presenta come un edificio circolare chiuso in un quadrilatero con tutta una serie di archi e vasche marmoree sistemate all’interno di grandi nicchie. Sotto un pavimento recente e una cripta che vi era stata ritagliata vennero alla luce le antiche costruzioni che furono ordinate secondo uno schema cronologico coerente. Gli scavi, condotti all’interno e all’esterno dell’edificio nel 1950, diedero la possibilità di distinguere:
- Una fase termale di epoca ellenistico-romana con resti delle sue costruzioni termali.
- Un rimaneggiamento di età imperiale nel V-VI sec. d. C. che diede all’ambiente la forma circolare del calidarium, venne ripartito in più ambienti di minori dimensioni, probabilmente per suddividere oltre a uomini e donne, anche persone di rango.
- Un altro rimaneggiamento di età romana più tarda.
- Il pavimento bizantino.
- L’inserimento del culto cristiano del VI sec. d. C. con la chiesa dell’Assunta. L’adattamento dell’edificio a chiesa cristiana è identificabile nei resti del pavimento che si è sovrapposto alle vasche, nell’abside con catino in cui fu collocato l’altare maggiore e nelle due cappelle rettangolari inserite nelle due grandi vasche angolari.
- Alcune trasformazioni di età medievale.
- La chiesa utilizzò tutti i possibili materiali di recupero delle terme causandone una ulteriore rovina, inoltre, addossata alla chiesa e ricavata nelle rovine interrate delle terme, vi ricavò un’area cimiteriale, utilizzata fino al XVI sec. La chiesa divenne quindi una cappella funebre per figure di rilievo.
- La sistemazione più recente che risale al XVII o al XVIII secolo.
Da tutte queste considerazioni fu possibile ricostruire la travagliata vicenda di questo edificio che da terme romana fu trasformato in chiesa cristiana. Legati alla fase cristiana sono due affreschi appena visibili sulle pareti: uno rappresenta, probabilmente, S. Gregorio il Taumaturgo e l’altro la Madonna con il Figlio Gesù.
LA STRUTTURA TERMALE
La struttura termale è composta da un grande complesso di edifici quadrati connessi con uno stesso orientamento. Vi si nota una grande sala absidata, probabilmente il frigidarium, a orientamento nord-sud, con a lato est un grande ambiente ad ipocausto con suspensura e sotto a un pavimento mosaicato di cui restano tracce, naturalmente un calidarium.
A ovest della grande sala absidata si apre un vasto ambiente pavimentato in grandi lastre marmoree, di cui venne fatto scempio collocandovi delle sepolture, di cui alcune realizzate distruggendo il prezioso pavimento. A sud si aprono altri ambienti del II-III sec., con due pavimenti ad ipocausto di piccoli ambienti circolari, forse un tepidarium. Altri ambienti quadrati si aprono a nord, all’interno dell’edificio della chiesa che poggia sulle strutture romane.
Sulle Terme venne edificata l’ex chiesa di Santa Maria della Rotonda. L’ambiente in pianta quadrata presenta due aperture di epoca posteriore e un presbiterio quadrato (ex triclinium) circondato da stretti corridoi che fungono da deambulacro, con a est un piccolo catino absidale di cui rimane una porzione dell’alzato.
All’interno del vano quadrato dell’edificio ne è ricavato uno in forma circolare dal diametro di 11 metri e chiuso a cupola, mentre da esso si aprono nei quattro angoli del quadrato altrettanti nicchioni che funsero da cappelle, messe in comunicazione con l’ambiente circolare da arconi in pietra lavica. Sopra la cupola un singolare lucernario ad archetto faceva forse con funzioni di campanile.
A est della struttura si aprivano alcuni ambienti, un tempo sagrestia della chiesa, danneggiati dal bombardamento e ricostruiti nell’ultima campagna di lavori per ricavarne un piccolo ambiente per l’organizzazione delle visite.
LE TERME DELLA ROTONDA COME PANTEON PAGANO
Le terme in seguito vennero ritenute un panteon pagano, e addirittura preromano, per cui l’epigrafe qui sotto. Nella tradizione locale la Rotonda era infatti conosciuta col nome di Pantheon e molti eruditi catanesi la ritennero luogo di culto pagano. Per primo il principe di Biscari riconobbe nel monumento un edificio termale; seguirono la sua opinione viaggiatori come Jean Houel e gli studiosi che successivamente se ne occuparono. Alla base della cupola una lunga iscrizione in latino celebra infatti l’intransigenza religiosa e pure superstiziosa del cristianesimo, che vedeva demoni in tutte le divinità che non fossero le sue.
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