FRANCESCO I DI VALOIS RE DI FRANCIA (Cognac 1494 – Rambouillet 1547)
Francesco I di Valois nasce a Cognac, in Francia, il 12 settembre 1494.
I suoi genitori sono il conte Carlo di Valois Angoulême e Luisa di Savoia. Il padre Carlo muore prematuramente, per cui la madre Luisa deve crescere i suoi figli da sola, educandoli con l’aiuto del confessore Cristoforo Numai da Forlì.
Francesco, nel 1514, si unisce in matrimonio con Claudia, la figlia di Anna di Bretagna e di Luigi XII di cui ereditò il trono. L’anno dopo, poiché Luigi XII non ha eredi maschi, sale al trono come reggente del regno di Francia.
IL REGNO DI FRANCESCO I
- Il regno di Francesco I fu principalmente caratterizzato dalla ripresa delle guerre d’Italia e dalla celebre rivalità con Carlo V.
- Nel 1515 riconquistò Milano con la vittoria riportata nella battaglia di Melegnano (13-14 settembre), nel 1516 firmò la “pace perpetua” con i cantoni svizzeri, impegnandoli a non fare guerra alla Francia e a fornirgli mercenari.
- Alla morte di Massimiliano d’Austria, avanzando i suoi diritti sull’eredità di Carlo il Temerario, Francesco I pose la sua candidatura all’impero, ma fu scavalcato da Carlo V, che disponeva di maggiori mezzi finanziari; da qui l’inizio della rivalità tra Carlo V e Francesco I.
- Francesco I cercò allora l’alleanza con l’Inghilterra, ma il tentativo fallì e la Francia si trovò accerchiata dai domini degli Asburgo. La situazione si aggravò nel 1524-25, quando gli Inglesi invasero la Piccardia, gli Spagnoli le Fiandre e gli Austriaci la Champagne. Francesco I riuscì a bloccare l’avanzata e nello stesso anno scese in Italia, riprendendosi il Milanese. A Pavia però (24 febbraio 1525) subì un grave rovescio e, fatto prigioniero, venne portato a Madrid. Riuscì a riacquistare la libertà cedendo a Carlo V il Milanese e il Napoletano in Italia e la Borgogna in Francia. Dopo aver riconsegnato Milano agli Sforza, egli tentò la presa di Napoli (1528), ma la peste che decimò il suo esercito e la defezione dei genovesi lo condussero alla sconfitta di Aversa.
- Erano condizioni molto dure e Francesco I cercò di eluderle alleandosi con il papa Clemente VII: seguirono vittorie, tregue e disfatte fino alla Pace di Cambrai (1529), con la quale Francesco I rinunciava definitivamente ai domini italiani ma riotteneva la Borgogna. Il matrimonio del re con Eleonora (1530), sorella di Carlo V, doveva sancire la pace fra i due contendenti; in realtà fu solo una tregua, perché Francesco I non esitò ad allearsi con i protestanti della Lega di Smalcalda (1531), con Enrico VIII d’Inghilterra e con i Turchi.
- Alla morte di Francesco II, duca di Milano (1535), Francesco I, avanzando i diritti sul Milanese, occupò i domini dei Savoia per avere la via aperta verso l’Italia, mentre gli imperiali occupavano una parte della Provenza.
- Coraggioso fino alla temerarietà, amante delle arti e protettore di artisti, collezionò soprattutto opere di scuola italiana, ebbe alla sua corte Leonardo e chiamò B. Cellini e altri artisti a lavorare al castello di Fontainebleau, la “reggia del manierismo”. A lui si devono i primi nuclei del Museo del Louvre e della Biblioteca Nazionale di Parigi.
FRANCESCO I DI FRANCIA IL GRANDE RIVALE DI CARLO V
La smisurata grandezza dei suoi domini comportò l’annullamento della consueta distinzione tra politica interna e politica estera e il timore degli altri sovrani europei di essere accerchiati e risucchiati portò Carlo V ad una costante situazione di belligeranza.
Particolarmente ostica fu la rivalità con la Francia di Francesco I, il quale manovrò per rompere l’accerchiamento del suo territorio da parte dei domini asburgici, dall’altro lato invece Carlo cercava la maniera di facilitare i collegamenti tra i territori imperiali; al centro della contesa l’Italia con i ducati di Milano e Genova, entrambi in orbita francese.
Per la Francia il ducato padano era un importante nodo strategico per contrastare una plausibile e molto probabile invasione imperiale della Provenza, rivendicata da Carlo V come antico dominio imperiale, il suo possesso gli avrebbe infatti garantito una più semplice viabilità verso i suoi domini nell’Italia Meridionale.
FRANCESCO I E CARLO PER IL PREDOMINIO DELL’ITALIA
La guerra tra i due sovrani si accese nell’estate 1521, quando Francesco I, approfittando della rivolta castigliana dei comuneros, cercò senza successo di occupare la Navarra e attuò scorrerie nelle Fiandre; la risposta di Carlo V fu prorompente: assicuratosi l’appoggio di Enrico VIII d’Inghilterra e di papa Adriano VI, occupò Milano consegnandola al duca Francesco Maria Sforza.
L’esercito francese allora scese in Italia, guidato in prima linea dal suo re, ma capitolò nella battaglia di Pavia (febbraio 1525); Francesco I fu catturato, fatto prigioniero e costretto a rinunciare a ogni pretesa sul Milanese e a cedere all’impero la Borgogna. Riottenuta la libertà, il testardo Francesco si riorganizzò e facendo leva sui timori degli stati italiani per il ruolo egemonico dell’imperatore nella penisola, promosse la costituzione della Lega di Cognac (1526).
Allo schieramento anti-imperiale aderirono: Genova, Firenze, Milano e lo Stato Pontificio, dove si era da poco insediato papa Clemente VII. Così come nel tentativo precedente, anche questa volta, l’astuto Francesco I scelse un momento delicato della vita dell’Impero, impegnato ad oriente nella lotta contro gli ottomani che avevano invaso gran parte dell’Ungheria e avanzavano verso Vienna.
IL SACCO DI ROMA: LA PUNIZIONE DI CARLO V PER IL VOLTAFACCIA PAPALE
Tuttavia l’impegno militare francese, affiancato dal mal organizzato esercito della Lega, non seppe far fronte alla pronta risposta di Carlo, il cui esercito di spagnoli e lanzichenecchi (mercenari di fanteria tedeschi) prese d’assalto lo Stato Pontificio e come punizione per il voltafaccia filofrancese del papa, mise a ferro e fuoco la città eterna nel maggio 1527; episodio passato alla storia come “Sacco di Roma”.
L’esercito francese intervenne con un disperato tentativo nel Milanese e nel Napoletano, senza ottenere risultati. La situazione volse definitivamente a favore dello schieramento imperiale quando l’ammiraglio genovese Andrea Doria passò dalla parte di Carlo V. Privato dell’apporto genovese Francesco I fu costretto a firmare la pace di Cambrai (agosto 1529) che imponeva la rinuncia da parte di Francesco I di qualsiasi pretesa sull’Italia, mentre l’Impero rinunciava alla Borgogna.
GLI OBIETTIVI DI FRANCESCO I
A) LA CONQUISTA DI MILANO
Uno dei suoi primi obiettivi è quello di conquistare la città di Milano, poiché la considera come un possedimento familiare, in quanto la moglie Claudia è imparentata con Valentina Visconti. Il 13 settembre dello stesso anno il re francese, guidando un potente esercito francese e veneziano, inizia la sua discesa in Italia. Il suo esercito si scontra a Marignano, nei pressi di Milano, con l’esercito svizzero che difende e aiuta gli Sforza di Milano.
Dopo una cruenta e sanguinosa battaglia, ottiene per la Francia la città di Milano. Dopo questa importante vittoria ottiene, grazie al Concordato di Bologna concluso tra il Cancelliere francese e il papa Leone X, il controllo di Piacenza e Parma. Inoltre con questo importante accordo rinuncia alla Prammatica Sanzione di Bourges del 1438 che viene abolita e ha l’assenso di nominare i vescovi e gli abati che poi avrebbero avuto la benedizione spirituale del papa.
B) LA SFIDA AL TRONO D’AUSTRIA
Nel 1519 muore l’imperatore Massimiliano d’Austria; Carlo I di Spagna e Francesco I di Francia si propongono entrambi come successori dell’imperatore al trono d’Austria. La sfida è vinta da Carlo I che viene eletto sempre nello stesso anno imperatore d’Austria con il nome di Carlo V. Quest’ultimo rappresenta da subito una grande minaccia per il regno di Francia, perché ha grandi mire espansionistiche soprattutto in alcuni territori che sono stati conquistati dalla Francia e che prima sono stati sotto il controllo dell’Impero, ovvero la Borgogna, il Delfinato, la Piccardia e la Provenza.
C) L’ALLEANZA CON ENRICO VIII
Nel frattempo, l’anno successivo, Francesco I incontra nelle Fiandre il re inglese Enrico VIII con l’obiettivo esplicito di volere stringere con lui una forte alleanza in modo tale da frenare le mire espansionistiche del suo acerrimo nemico Carlo V. Il suo piano però fallisce, poiché il re inglese stringe invece un’alleanza con l’Imperatore. Il regno francese è accerchiato dal vasto Impero controllato da Carlo V, ma il sovrano francese decide di continuare le sue conquiste in Italia anziché pensare al rafforzamento dei confini a nord e a est del regno. Tra i due inizia un conflitto che si sarebbe protratto per anni. Nel 1524-1525 la battaglia di Pavia è disastrosa e decreta la netta vittoria delle truppe imperiali spagnole. La Francia perde la battaglia e il suo re diventa prigioniero dell’Impero spagnolo.
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