CATANIA: UNA CITTÁ TRA LE PIÙ BELLE DELLA SICILIA
Affacciata sul mar Ionio e adagiata ai piedi dell’Etna, Catania è stata greca, romana, bizantina, araba, normanna, sveva, angioina, aragonese, spagnola e, nei suoi 2700 anni di storia, ha vissuto epoche di uno splendore che è ancora visibile nei suoi borghi, e che la rende unica. Oggi il visitatore può ammirare una città tra le più belle della Sicilia, con un litorale che alterna spiega e scogli e il cui barocco é stato dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’umanità.
CATANIA, UNA CITTA’ TRA LE PIU’ BELLE DELLA SICILIA
Via Etnea, Via Vittorio Emanuele e le strade adiacenti sono tutto un susseguirsi di edifici settecenteschi, tra i quali Palazzo Biscari, il più importante e imponente palazzo privato cittadino, in Piazza del Duomo spiccano il Duomo e, salendo per Via Antonino di San Giuliano, dopo il Palazzo Manganelli, si incrocia Via dei Crociferi, antica via sacra dell’epoca romana, con la sua straordinaria teoria di chiese e conventi in stile barocco.
Più in alto sorge Piazza Dante e il mastodontico Monastero di San Nicolò l’Arena – noto come dei Benedettini -, capolavoro del tardo barocco siciliano e complesso monastico tra i più grandi d’Europa, che custodisce una domus romana, i chiostri e un meraviglioso giardino pensile.
Numerose a Catania sono le testimonianze d’epoca romana, tra le quali l’antichissimo Teatro romano, che vanta origini greche e confina con un teatro minore chiamato Odeon, e l’Anfiteatro romano di Piazza Stesicoro, anch’esso parte del Parco Archeologico Greco-Romano di Catania.
Nel XIII secolo Federico II di Svevia non mancò di erigere, a simbolo dell’autorità e del potere imperiale, Castello Ursino, un colossale maniero che oggi è Museo Civico della città.
LA PIAZZA DUOMO
La Piazza Duomo, al centro di Catania, offre un concentrato di monumenti da scoprire e ammirare per chiunque visiti per la prima volta il capoluogo etneo. Punto di incontro tra via Etnea, via Garibaldi e via Vittorio Emanuele, la piazza ospita quello che dal 1239 costituisce il simbolo di Catania, la statua dell’Elefante, “u Liotru”, così come viene chiamato dai cittadini. Piazza Duomo è uno dei luoghi più famosi di Catania. Qui sorge la statua dell’elefantino, il simbolo della città che, secondo la leggenda, la proteggerebbe dalle eruzioni dell’Etna.
La fontana che vedrete in Piazza Duomo prende il nome dal mago e negromante Eliodoro, che secondo la leggenda si trovava proprio a cavallo dell’elefante mentre si dirigeva a Costantinopoli.
La forma della Piazza che vedrete adesso però risale al 1736 anche se ingloba elementi di diverse età come lo stesso elefante. Un esempio fra tutti sono la proboscide e le zanne, restaurate dopo il terremoto del 1693.
Oltre alla statua dell’elefante, in piazza Duomo potrete vedere anche il Palazzo degli Elefanti, che oggi ospita il Municipio, il Palazzo dei Chierici e la Cattedrale, uno spettacolo assolutamente da non perdere.
LA VIA ETNEA A CATANIA
Oggi via Etnea, principale via di Catania, è caratterizzata da una pavimentazione particolare in pietra lavica dell’Etna ed è divenuta anche isola pedonale ma meramente nel tragitto che parte da Piazza Duomo e giunge ai Quattro Canti. Indubbiamente, sia per i catanesi che per i turisti, essa rappresenta la via più poliedrica dell’intera città; percorrendola infatti si possono notare numerosi negozi, bar, pub e pizzerie.
Via Etnea è anche la via della movida notturna catanese, con i suoi molteplici locali e ristoranti. La via Etnea a Catania è la strada più importante del centro storico della città.
E’ chiamata così perché essa si sviluppa in direzione dell’Etna.
Si articola in salita, per più di due chilometri e mezzo, seguendo un percorso rettilineo che ha origine in Piazza Duomo e che si proietta verso il vulcano.
Infatti, l’osservatore che si pone a sud, nei pressi del Duomo, può ammirare l’eleganza di chiese barocche e sontuosi palazzi, addolciti dalla cornice naturalistica rappresentata dal vulcano, il quale nei periodi più freddi dell’anno si riveste del suo manto bianco di neve. Infatti nella ricostruzione post-terremoto del 1693, si decise di progettare il nuovo assetto urbanistico partendo proprio dal Duomo.
Fra le molteplici direttrici tracciate ne fu inserita una in direzione del vulcano: la via duca di Uzeda, viceré al tempo della riedificazione della città, lunga circa settecento metri, poi chiamata via Stesicorea e, infine, via Etnea.
LA PIAZZA DELL’UNIVERSITA’
Imboccata la via Etnea a Catania e superata piazza Duomo si apre subito la spaziosa Piazza Università: E’ protetta ai lati da due mastodontici palazzi in barocco: il Palazzo Centrale dell’Università e il Siculorum Gymnasium. Si tratta di edifici adoperati come sede del rettorato e di alcuni istituti dell’ateneo di Catania.
Entrambi furono costruiti prima del XVIII secolo, anche se a seguito del terremoto del 1693 sono stati ristrutturati ad opera di architetti del calibro di Giovanni Battista Vaccarini e Francesco e Antonino Battaglia. Particolari della piazza sono anche i lampioni che la illuminano e che raffigurano quattro episodi tratti da alcune vecchie leggende popolari: quella di Colapesce, di Gammazita, Uzeta e dei Fratelli Pii.
Proseguendo la nostra passeggiata lungo la via Etnea si incontra, poi, la chiesa della Collegiata: in chiaro stile Barocco, a tre navate, con torre campanaria integrata nella facciata e colonne in stile corinzio. Successivamente, sempre in via Etnea a Catania, troviamo la Piazza Stesicoro, che prende il nome da Stesicoro (lett. colui che muove il coro): poeta che trovò asilo politico nella polis catanese nella quale trascorse il resto dei suoi giorni.
La piazza è divisa in due parti: la più antica, quella posta più in alto, punto di interesse di molti archeologi. A dieci metri di profondità, rispetto a livello della strada, è stato rinvenuto l’Anfiteatro romano.
Risalente al II secolo a.C., é stato solo parzialmente riportato alla luce, a causa della presenza degli edifici circostanti che furono costruiti sopra di esso.
Nella parte superiore della piazza, sopra l’Anfiteatro, svetta inoltre la Chiesa di Sant’Agata alla Fornace. Nella parte inferiore della piazza, invece, risiede un’opera monumentale più recente: la statua del compositore catanese Vincenzo Bellini. L’opera risale al 1882 e fu scolpita da Giulio Monteverde.
IL TEATRO MASSIMO
Poco fuori dalla via Etnea a Catania troviamo il Teatro Massimo, realizzato nel 1890 e dedicato al compositore Vincenzo Bellini. La sua denominazione deriva dall’appellativo con il quale veniva chiamato il compositore catanese.
L’opera costituisce il punto finale del desiderio della città, accresciutosi notevolmente dopo il sopra ricordato terremoto, di avere un teatro municipale. Lo stile è barocco, mentre l’autore è l’architetto Andrea Scala. Coadiuvato da Carlo Sada si ispirò alla libreria di Venezia, opera di Jacopo Sansovino.
L’interno offre il loggione e quattro livelli di palchi, arricchiti da sfarzosi elementi decorativi, oltre gli affreschi dei pittori Giuseppe Sciuti ed Ernesto Bellandi che ritrae il Bellini.
LA VIA CRUCIFERI
Ultima, ma non in ordine di importanza, la settecentesca Via dei Crociferi: anch’essa tracciata dopo il terremoto, prende il nome dagli officianti della Chiesa di San Camillo, i padri Crociferi. Tale zona ospita un numero impressionante di chiese, se si considera la sua estensione (ben quattro), e termina all’ingresso di Villa Cerami, oggi sede della Facoltà di Giurisprudenza. Al suo interno regna il Barocco, che ritroviamo oltre che nelle chiese, anche nei palazzi circostanti.
In via Crociferi troviamo, in sequenza:
- La Chiesa di San Benedetto che comunica con il convento delle suore benedettine tramite l’arco suddetto;
la Chiesa di San Francesco Borgia, il Collegio dei Gesuiti e la Chiesa di San Giuliano:
- infine il convento dei Crociferi e la Chiesa di San Camillo, oltre che la sontuosa Villa Cerami
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