LA PIAZZA G. VERGA E LA FONTANA DEI MALAVOGLIA A CATANIA
La Piazza Giovanni Verga è un importante luogo della tradizione civica catanese, viene attraversata dal Corso Italia ed è sede del Palazzo di Giustizia della città. Venne intitolata alla memoria dello scrittore Giovanni Verga solo in pieno XX secolo. In precedenza, la piazza era un vero e proprio campo di addestramento militare e portava il nome di piazza d’Armi. Al centro della Piazza Verga si trova la Fontana dei Malavoglia, opera di Carmelo Mendola che risale al 1975 e riproduce il tragico naufragio della Provvidenza descritto nel romanzo di Giovanni Verga “ I Malavoglia”.
Il soggetto dell’opera è, quindi, la drammatica scena che vede protagonisti i corpi sofferenti mentre cercano invano di salvarsi dalla furia della tempesta.
La realizzazione del complesso scultoreo dalle linee moderne durò ben 19 anni.
LA FONTANA DEI MALAVOGLIA
Tra le varie fontane che adornano le piazze di Catania, non si può non citare una di quelle che, per ovvi motivi, è diventata simbolo sia affettivo che culturale della città: la Fontana dei Malavoglia. Costruita in bronzo nel 1956 ad opera dello scultore autodidatta Carmelo Mendola, fu voluta dall’amministrazione comunale che per l’occasione bandì un concorso a cui parteciparono molti artisti locali. La fontana dei Malavoglia è una fontana monumentale della città di Catania, situata in piazza Giovanni Verga, che comprende un gruppo scultoreo artistico che interpreta stilizzandolo un episodio della celebre opera verghiana.
La Fontana dei Malavoglia, situata in piazza Giovanni Verga, immortala un episodio dei Malavoglia di Verga: il naufragio della Provvidenza. La fontana è nata in seguito alla vincita di un concorso imbandito dal Comune di Catania, il quale voleva apporre un grande monumento di fronte al palazzo dell’ex Hotel Excelsior. Furono molti gli artisti che presero parte al concorso, ma fu il progetto di Carmelo Mendola (scultore catanese) a convincere la commissione. La realizzazione della Fontana dei Malavoglia durò ben 19 anni e fu inaugurata solo nel 1975. La statua che sovrasta la fontana rappresenta una delle scene più significative del romanzo di Verga, il momento in cui la Provvidenza, la famosa barca della famiglia Malavoglia, naufraga.
Come molte altre fontane, quasi mimetizzata, molte volte ignorata, la fontana de I Malavoglia è uno degli omaggi catanesi a Giovanni Verga, situata nella piazza dedicata allo scrittore conterraneo. A fronteggiare il tribunale di Catania, il monumento è stato creato da Carmelo Mendola ed è prevista una ristrutturazione.
UN OMAGGIO CATANESE A GIOVANNI VERGA
La fontana dei Malavoglia sita in piazza Giovanni Verga rappresenta uno degli omaggi più significativi allo scrittore catanese. Seppur affascinante, nella routine quotidiana l’opera passa spesso inosservata. Il destino avverso della famiglia Toscano è raffigurato in maniera impeccabilmente espressiva nella scultura di Carmelo Mendola, anche se lo stesso destino sembra aver colpito l’autore, il quale non ha potuto godere delle gratificazioni della sua opera.
È situata tra l’hotel Excelsior e il Palazzo di Giustizia, in quella che un tempo era denominata “piazza delle armi”, che iniziò a prendere forma dopo l’esposizione agricola siciliana del 1907 e in seguito rinominata Piazza Giovanni Verga, in onore del famoso scrittore padre del Verismo, nato e cresciuto a Catania, città che ne ospita anche le spoglie lungo il “Viale degli uomini illustri” presso il cimitero monumentale. Carmelo Mendola fece appena in tempo a vedere la sua opera ospitata nella piazza ne 1975 (impiegò ben 19 anni a concludere il suo lavoro), poiché la morte lo colse l’anno successivo. Catania ha avuto l’onore di far nascere, ospitare ed essere citata nelle opere di tanti poeti.
Giovanni Verga è uno degli scrittori catanesi più conosciuto ed apprezzato, che ha saputo raccontare la sua terra da un punto di vista insolito, fortemente veritiero. Tra le sue opere I Malavoglia è la più conosciuta e associata all’autore a livello nazionale.
La fontana de I Malavoglia dal titolo “Raffigurazione della Provvidenza” è un gruppo scultoreo artistico in cui è stilizzato un episodio del romanzo. Il soggetto è la drammatica scena del naufragio della Provvidenza, barca della famiglia Toscano. Carmelo Mendola ha saputo cogliere la tensione dei corpi addolorati ma al contempo in piena azione, rimanendo fedele allo scritto di Giovanni Verga. I getti d’acqua uniti alle intersezioni del basamento creano un effetto di forte impatto scenografico.
COSA ERA LA PROVVIDENZA
La fontana ospita, al centro della sua vasca, una delle più celebri scene del patrimonio letterario italiano, tratta appunto dal romanzo “I Malavoglia” di Verga: La Provvidenza, la barca da pesca di famiglia e unico mezzo di sostentamento (chiamata così simbolicamente), subisce un naufragio, Bastianazzo, figlio di Padron ‘Ntoni, che era partito per vendere un carico di lupini e risollevare la famiglia dalle difficoltà economiche, muore in mezzo al mare, i lupini vanno persi e La Provvidenza distrutta. Verga fa intendere che la Provvidenza (quella divina questa volta) abbia agito così per punire la famiglia Malavoglia che aveva accantonato la vita da pescatori che aveva condotto fino a quel momento per mettersi a commerciare lupini, a intendere che nulla può l’uomo per mutare il proprio destino, da qui il celebre ideale dell’ostrica.
Mendola è riuscito perfettamente a rappresentare la scena di Bastianazzo e del suo garzone che si aggrappano alla barca, disperati e probabilmente consci del loro funesto destino. La barca è pericolosamente inclinata e costruita a più ampiezze, per suscitare ancora di più nell’osservatore l’idea dello scuotimento patito dai protagonisti. L’acqua che zampilla dagli ugelli rende perfettamente l’idea del mare in tempesta, le cui onde si abbattono senza pietà sull’imbarcazione di Padron ‘Ntoni.
Una barca, denominata Provvidenza e un tempo dominata da maestosi getti d’acqua, che naufraga in mare e che salta subito agli occhi di chi la guarda. Sembra che siamo sul finire dell”800 e invece ci troviamo nei giorni nostri, precisamente nel centro di Catania, in piazza Giovanni Verga, luogo in cui sorge la fontana dei Malavoglia, una grande opera scultorea che unisce storia, cultura, letteratura e tradizione. Eretta nel 1975 dallo scultore etneo Carmelo Mendola, proprio nel luogo in precedenza intitolato al grande scrittore catanese, raffigura la scena chiave del decimo capitolo del romanzo verghiano.
IL RESTAURO DELLA FONTANA
Ormai da qualche anno i catanesi e non solo lamentavano lo stato di incuria e abbandono in cui versava l’amata fontana, a causa di una mancata attenzione da parte dei responsabili comunali, ad esempio il condotto idrico era rotto, il che la rendeva priva di acqua. Fortunatamente gli appelli dei cittadini non sono rimasti inascoltati e dopo un sopralluogo con gli addetti ai lavori, il sindaco ha deciso di renderla nuovamente funzionante e restituirla alla cittadinanza bella come ai suoi albori. Anche parte della pavimentazione verrà rifatta.
Una grande gru con lunghi e possenti cavi d’acciaio ha tirato la fontana monumentale de “I Malavoglia”, realizzata nel 1975 dallo scultore Carmelo Mendola, dalla sua sistemazione nel centro della piazza intitolata a Giovanni Verga. Un momento cruciale degli interventi di ripristino dell’opera, di grande mole, da parecchi anni non funzionante e ridotta in cattive condizioni, grazie ai lavori urgenti che l’amministrazione comunale ha appaltato per riqualificare uno dei simboli di Catania.
La scultura di Mendola, sistemata provvisoriamente su una piattaforma, verrà ripristinata nel suo colore bronzeo originario e illuminata di luce bianca come all’origine In data 24 giugno 2020 la fontana monumentale è stata rimossa dal suo piedistallo e verrà ristrutturata e riqualificata grazie ad un appalto comunale. I lavori sarebbero dovuti iniziare prima, ma l’emergenza covid ha obbligato l’amministrazione catanese a rinviarne la partenza.
Al momento, quindi, non è possibile visitare la fontana, ma la ditta dovrebbe terminare i lavori e ripristinare la fontana nella sua locazione prima della fine dell’estate.
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