LA PESCHERIA (A PISCARIA) A CATANIA
È risaputo che in ogni tavola catanese non può di certo mancare il pesce. Il mercato del pesce chiamato a “Piscaria” è il luogo migliore dove trovare tutto l’anno il pesce fresco. La lunga tradizione di pescatori la si assapora tra i banchi di questo enorme fiera dedicata al pescato fresco, che viene raccolto dai marinai durante la notte. Ad ogni angolo della pescheria si trova un pescivendolo che non vende mai solo pesce. Racconta sempre aneddoti legati alla cucina, alla pesca o canta antichi detti catanesi.
IL MERCATO ITTICO
Un mercato ittico o mercato del pesce è un mercato in cui si commerciano pesce e altri prodotti di mare. Può essere all’ingrosso o al dettaglio.
Poiché i prodotti di mare si deteriorano rapidamente, in passato i mercati ittici si trovavano esclusivamente nelle città costiere. L’avvento di semplici tecniche di refrigerazione, come disponibilità di ghiaccio, rese possibile la nascita di mercati di pesce anche in quelle città dell’entroterra che godevano di buoni collegamenti con la costa.
In epoca moderna (XIX – XX secolo) la possibilità di surgelare i cibi e di trasportare rapidamente ha esteso il fenomeno, trovare la creazione di mercati ittici praticamente ovunque. Tuttavia, contemporaneamente, i mutamenti della logistica del commercio hanno dirottato quasi tutto il commercio al dettaglio verso grandi magazzini e supermercati; di conseguenza, i mercati ittici oggi sono principalmente all’ingrosso, per lo meno nel mondo occidentale.
IL MERCATO ITTICO DI CATANIA
La pescheria è uno dei mercati di Catania, forse il più suggestivo. Si trova a due passi da Piazza Duomo ed è il mercato del pesce della città. Biglietti d’ingresso non ce ne sono, come orari fissi: il mercato c’è fin quando c’è gente e c’è pesce fresco da vendere. Se non avete mai visto un mercato siciliano dovreste farci un salto. I colori, le “urla” dei pescatori che cercano di accaparrarsi i clienti, ed anche gli “odori” entreranno a far parte di un’esperienza indimenticabile.
Solo provando questa esperienza ci si può rendere conto di quanto pittoresco possa essere questo mercato che può trovare un confronto solo nel gemello mercato della Vucciria di Palermo: il mercato è sempre affollato ed il vocio incessante (la vuciata) dei venditori crea un sottofondo da sub arabo e si respira la tipica atmosfera di una medina.
I banchi si trovano dall’inizio dell’ottocento nel tunnel scavato nel cinquecento sotto il Palazzo del Seminario dei Chierici e le Mura di Carlo V, di fronte agli Archi della Marina, un tempo immersi nelle acque del sottostante porticciolo di pescatori oggi riempito e trasformato in verde pubblico, in piazza Alonzo di Benedetto ed in piazza Pardo, tra i quartieri “Duomo di Catania o Terme Achilliane – Piano di San Filippo” e “Murorotto o Pozzo di Gammazita – Terme dell’Indirizzo”, con preponderanza nel primo tra i dovuto.
LA PESCHERIA A CATANIA
Proprio dietro la Fontana dell’Amenano, si apre la Pescheria di Catania. Questo mercato del pesce all’aperto costituisce la maggiore attrazione folkloristica della città. Ogni mattina, presso la pescheria si raduna una nutrita folla composta sia da cittadini catanesi intenti a fare compere che da turisti incuriositi. Il baricentro della pescheria è situato sulla piazzetta Alonzo di Benedetto, ma anche le viuzze adiacenti (alle spalle di via Garibaldi) sono piene di bancarelle con esposti prodotti alimentari.
La Pescheria (Piscarìa in lingua siciliana) è l’antico mercato catanese del pesce che ancora oggi conserva e custodisce l’antico folclore. Se vuoi immergerti nel più antico e caratteristico luogo di Catania, non puoi assolutamente non fare una visita tra i numerosi banchi della pescheria dove i mercanti invitano la gente ad acquistare il pesce fresco.
Tra i più antichi monumenti della città, partendo dalla Porta di Carlo V, arrivando fino a Piazza Alonzo di Benedetto e Piazza Pardo, si estende il mercato ittico.
Tantissime persone lo affollano tutto il giorno. Pesce di ogni specie, fasolari, vongole, cozze, ricci sono solo alcune delle tante varietà di pesce che potrai trovare. Gli esperti mercanti sapranno consigliare il pesce migliore e magari suggerirti come prepararli al meglio. Oltre i banchi del pesce, che viene tagliato e pulito con estrema abilità davanti ai tuoi occhi, troverai bancarelle di frutta e agrumi o di altri prodotti tipici di Catania.
Lasciati travolgere dal frenetico movimento, dalle grida di richiamo, dai forti odori dei pesci e dai tipici tendoni rossi che colorano il cielo del mercato.
La Piscaria, il mercato del pesce di Catania è senza dubbio il mercato più famoso in città e ospita tantissimi banchi che si estendono fino a Piazza Pardo, nel cuore del centro storico catanese. Lo spettacolo che si para davanti agli occhi dei turisti è davvero notevole: venditori che urlando attirano i clienti mentre sono intenti a pulire il pesce, persone che vi si avvicinano e contrattano il miglior prezzo. Un vero mercato ittico che lascia stupiti i turisti! Passeggiare tra gli stand è un’esperienza unica e nella Pescheria è molto frequente fare dei veri e propri affari comprando dell’ottimo pesce ad un prezzo più che conveniente.
DOVE SI TROVA LA PESCHERIA
Prima dell’attuale ubicazione, il mercato si trovava a Piazza Mazzini. Dopo il violento terremoto del 1693, la città necessitava di nuovi impulsi. Come modello di rinascita per gli scambi commerciali venne designata piazza Mazzini. Il mercato divenne presto molto affollato e quando lo spazio si rivelò insufficiente ad accogliere tutti i venditori, venne trasferito alla Pescheria.
La pescheria di Catania occupa la sua attuale sede dall’inizio del XIX secolo, quando venne creata la galleria per il mercato ittico scavando nel 1814 nel terrapieno delle cinquecentesche mura di Carlo V, infatti la Porta che si venne a creare prese il nome dall’imperatore. Col tempo l’esercizio si estese alle vicine piazza Alonzo di Benedetto e piazza Pardo, fino ad arrivare agli Archi della Marina su via Cardinale Dusmet.
Oggi è una delle attrazioni turistiche della città, in quanto assume gli odori, i sapori e i colori dei suq islamici, altro retaggio della dominazione islamica. I prodotti venduti sono quelli tipici della riviera ionica: spigole, triglie, pesce spada, cozze, ricci di mare etc. Noterete come l’atmosfera della Pescheria di Catania ricordi molto da vicino quella dei mercati arabi. Anche dal punto di vista culturale, la Sicilia ha ereditato moltissimo dalle dominazioni che si sono susseguite nei secoli passati! L’antichissima Piscaria, la Pescheria, il mercato ittico di Catania che sorge a pochi metri dal Duomo, è un posto eccezionale ed autentico, uno dei più colorati di tutta la Sicilia. A mio parere di gran lunga più interessante della forse più rinomata Vucciria a Palermo. Un piacevole miscuglio di odori, a volte forti, un tripudio di colori, un’esperienza da vivere. Odori, colori, rumori e voci, o meglio vuciate, le urla con cui ognuno tenta di pubblicizzare la propria merce. Un angolo della città dove il tempo sembra essersi fermato. Uno dei posti più belli della già bella Catania, dove si tocca con mano il folclore della realtà sicula, mista a sensazioni che riportano alla passata presenza islamica nell’isola.
LA PESCHERIA, L’ANIMA PULSANTE DELLA CITTA’
A piscaria è l’anima della città. Colori, profumi e parole si mescolano in un meraviglioso connubio. I venditori affascinano con i loro racconti, con i loro proverbi e non esitano nel dispensare consigli e ricette per la preparazione di un pasto. In questo luogo, centro di una geografia ideale e commistione di culture, sembra di essere all’interno di una medina. Le vanniate (il vocio per promuovere i prodotti) ricreano uno straordinario suq arabo.
Lasciatevi rapire dalla magia di questo posto e non perdetevi nessun dettaglio. Una visita alla pescheria vi darà, inoltre, la possibilità di ammirare una delle parti più antiche della città.
La pescheria è suddivisa in tre aree: la prima è ubicata sotto il palazzo del Seminario dei Chierici e le mura di Carlo V, di fronte agli Archi della Marina. La seconda in Piazza Pardo e la terza in Piazza Alonzo di Benedetto. Addentrarsi tra le viscere del mercato è un’esperienza unica. Il calore avvolge, il bianco del marmo si tinge di rosso e d’azzurro dei pesci e sembra di osservare la tela di un quadro. Gli odori inebriano e confondono. Le voci stordiscono e cullano in un turbinio di turisti e di gente del luogo. La manualità dei venditori nel pulire seppie, sfilettare sarde, aprire i ricci tagliandoli a metà e liberandoli, con gesto rapido di sabbia ed altre impurità, è realmente incredibile. I prodotti venduti tutte le mattine dei giorni feriali, sono quelli tipici della riviera ionica: spigole, triglie, pesce spada, cozze, ricci di mare. Pesce fresco, catturato durante la notte. Pesce fresco a volontà e a prezzi assurdamente bassi. Chiedere ad uno dei pescivendoli se alice o sardine sono fresche, porta all’automatica dimostrazione: in un attimo il pesce viene sfilettato, tirando la spina con pollice e indice, ed ingoiato.
COSA COMPRENDE LA PISCARIA
La piscaria, un grande e antico mercato comprende i banchi del pesce che si trovano presso le mura Carlo V (piazza Alonzo di Benedetto e Pardo), ma anche il circostante mercato ortofrutticolo dove vengono allestiti pure i banchi di macelleria e di alimentari in genere (tra cui vere e proprie piramidi di olive “consate”, ovvero condite e profumatissime). È facilmente raggiungibile percorrendo la via Etnea fino agli storici Archi della Marina, oppure tramite piazza Duomo, al di là della Fontana dell’Amenano. Appena entrato, verrai travolto dalla “passione” dei pescivendoli, con i loro insoliti gesti e le inconfondibili “vuciate”: urla, cantilene e proverbi siciliani per richiamare l’attenzione di turisti e acquirenti davanti ai propri grandi banchi di marmo e a tavolacci di legno con blocchi di ghiaccio. Inoltrandosi nei vicoli ci sono banchi alimentari di carni e verdure di tutti i tipi. Piramidi di frutta e verdura, sacchi di nocciole e datteri, formaggi freschi e stagionati, carne in bellavista ed a dispetto di ogni normativa sanitaria europea, insaccati. Un vero e proprio suk arabo che profuma di mare, spezie e odore di sale e che da tempo, è diventato una vera e propria attrazione turistica, ma assolutamente da visitare. Un luogo talmente variopinto e vivo da richiamare i bazar arabi, in cui, sin dalle prime ore del mattino, gli ambulanti allestiscono i banconi esponendo fieri il pescato del giorno, proveniente dai fondali catanesi.
Alla Piscaria il pesce è tendenzialmente tutto buono, ovunque e a qualunque orario. Tuttavia ti consigliamo di acquistarlo alle primissime ore del giorno e di girare a lungo tra i vari banchi prima di scegliere il tuo venditore, anziché farti cogliere dall’istinto. Osserva bene e soffermati soprattutto davanti a chi dispone con cura la sua merce proprio pensando a chi, come te, farà attenzione ai dettagli.
LE CURIOSITÀ
Curiosità: il coltello utilizzato dai commercianti per tagliare il tonno e il pesce spada si chiama “u cutiddazzu“.
Si racconta che molti personaggi illustri come Micio Tempio, Giovanni Verga e Nino Martoglio si siano lasciati ammaliare dalla cantilena dei commercianti per l’acquisto del pesce. La pescheria di Catania, tra banchi all’aperto e quelli al coperto, tra luce del sole e il buio dei muri di pietra, è uno spettacolo. U pisci beddu, i masculini, u muccu, i saddi e pisci spada. I gamberi, i polpi e le triglie. Bilance, “balate” di ghiaccio e strumenti del mestiere.
Ogni venditore è unico, i suoi gesti sapienti e la sua intrigante mimica degna del miglior teatro dell’arte. Il mercato del pesce è un sogno traslucido. Gente che tratta e contratta. Uomini dalla mano ferma e precisa che puliscono e affettano. La storia della pescheria di Catania è antica, respira di vecchie tradizioni e di ferme immagini. Il tempo si è fermato e si respira l’odore del mare. L’orgoglio e la conquista del pescato, la fatica e la volontà. Anima e metafora di un popolo. Un popolo legato alla sua terra tra amore e contraddizioni.
Se sei in vacanza a Catania e vuoi conoscerne davvero cultura e tradizioni, non puoi non fare tappa al famosissimo mercato del pesce. ‘A Piscaria, ovvero la pescheria, è l’emblema del folklore. La massima espressione del popolo catanese.
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